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Questo te lo appoggio al 10000000%.
E come ha dichiarato il direttore dell'INPS, "i dati di quanto uno ha pagato, li abbiamo".
C'è però una cosa che si chiama "elezioni" ogni tre quattro anni però.
Durante la crisi Greca, io confidavo sull'arrivo della Merkel, ma purtroppo non ce la abbiamo fatta.

Dakhan ha scritto:Solo per precisare, il 40% non era tutto INPS, l'Inps normalmente era al 9,19% della retribuzione lorda, il resto e' IRPEF.

Precisazione della precisazione.
Lavoratore dipendente senza casi buffi o decontribuzioni, tendenzialmente l’INPS si è cuccato da me il 9,19% a carico mio PIÙ il 23,81% pagato dall’azienda (ma di fatto sempre nel cuneo m’è finita…), più l’1% di integrativa sopra il massimale mensile.
Quindi poco sopra il 33%.
Le imposte (IRPeF ed addizionali) si calcolano poi sul reddito decontribuito.

Bat21 ha scritto:la previdenza "sociale" deve sparire, lasciando libero arbitrio al lavoratore di crearsi come meglio creda e CON l'Istituto che voglia il proprio futuro pensionistico

Da ragazzino all’università, ad economia delle PA, scienze delle finanze etc etc la pensavo così. La penso ancora adesso così - in teoria.
In pratica in Italia credo sarebbe un trauma notevole, con costi sociali incredibili.
Una gran fetta di persone non è in grado di gestirsi il risparmio in autonomia, figurarsi il reddito decontribuito, e si creerebbe una marea di cicale indigenti sul groppo.

@Giax

Certo, poi ci sono tutti i contributi dell'azienda

Sui tagli a partire dalle pensioni piu' anziane non succedera' mai... al massimo e forse inizieranno a tagliare quelle piu' alte indifferentemente dall'anno di inizio della stessa, ovviamente escludendo le pensioni dei politici e i vitalizi, poi andranno in causa (come sempre accade) e la Cassazione dara' ragione ai diritti acquisiti e pagheranno quelli che i diritti non li hanno ancora acquisiti... funziona cosi' di solito

La Grecia ora deve rifondere i tagli ai pensionati degli anni scorsi quindi alla fine e' chiaro che chi ci e' arrivato ha un "diritto" e tutti gli altri... affari loro... i soldi che verso ogni mese (e come correttamente detto da Giax aggiunti a quelli della mia ditta) non c'e' alcuna certezza che siano "per me" fra 20 anni

Ergo i tagli li faranno sulle pensioni dal 2025 in poi sempre più forti, sperando che i sopraggiunti limiti di età spazzino via una fetta che fa danni. Ma considerando anche la diminuzione demografica unità alla migrazione dei giovani (io ero ad un passo dal farlo e non son pentito ma lo sarò da quando il mio lavoro sarà più faticoso di quanto possa reggere) buona fortuna a chi non è in pensione o in procinto. Non ho la possibilità di fare una integrativa al momento, e cmq non la farei in Italia.

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Dakhan ha scritto:i soldi che verso ogni mese (e come correttamente detto da Giax aggiunti a quelli della mia ditta) non c'e' alcuna certezza che siano "per me" fra 20 anni

Ritengo sia esattamente questo il punto delle lagnanze e preoccupazioni dei contribuenti attuali, non prossimi alla pensione.

No @Giax.
La frase "non c'è la certezza", è errata.
La frase corretta è "per almeno il 50% di quei soldi, c'è la certezza non saranno per loro".
La fonte è il direttore dell'INPS.
Ma la stanno rischiando seria.
In uno compito di un prof universitario (err, me fradeo) come esame di statistica all'Università di Cà Foscari a Venexia, è capitata una particolare impasse degli studenti quando vedevano il risultato che li riguardava e pensavano di aver sbagliato. Fu una strage nei voti, perchè cambiarono i risultati pensando fossero sbagliati. Succedeva una forbice dal 45 al 65% in "beneficienza".
Soprattutto, nessuno riusciva a calcolare bene l'incidenza degli "scivoli" e varie modifiche una tantum alla legge Fornero.
Sul compito, dovrei chiedere, con quota 102 mi pare il risultato corretto era "circa" 67% considerando l'andamento demografico attuale.
Sul serio, non è una balla.
Il professore cancellò tale compito perchè, parole sue, "i dottorandi mi scappavano a Manchester".

Quando sono stato con mia moglie al patronato per controllare la sua disastrosa situazione contributiva l'addetto, per quel che vale ma penso sia preparato, ha detto che non avendo contributi precedenti al '95 tanto versato corrisponde ad un tot di pensione, per le non occorrono nemmeno i 20 anni minimo di contribuzione ma ne bastano 5. Al momento ha maturato il diritto a 350 euro lordi a 71 anni di età (nell'ipotesi smettesse di lavorare oggi) . Pensione garantita cioè non soggetta a tagli, salvo default del bel paese. Dimenticavo, per lei non è previsto l'adeguamento al minimo.

Non ci saranno tagli ufficiali ma non ci saranno rivalutazioni. Stesso risultato

Breve58 ha scritto: Pensione garantita cioè non soggetta a tagli, salvo default del bel paese.

Se non cambiano la Fornero, ha detto il falso.
La pensione va calcolata in base alla cassa mi pare dei 6 mesi precedenti la pensione e all'aspettativa di vendita. Non credo tua moglie abbia questi requisiti (pensione tra sei mesi). Per cui, ogni cifra oggi, è una previsione.
Previsione, tipo quella di Romano Prodi che Lavoreremo un giorno in meno.

@Kinobi: intendeva dire che chi è nel contributivo puro al 100% si scorda qualsiasi calcolo che lo possa avvantaggiare, compreso l'adeguamento sl minimo. Questo vuol dire che chi nella vita non ha mai versato un contributo ha diritto agli oltre 500 euro di quella che una volta si chiamava pensione sociale,mentre è sufficiente avere anche un solo giorno di contributi per finire nel contributivo. Quindi potremo avere pensioni di qualsiasi cifra non più adeguabili alla ex pensione sociale (oggi si chiama di vecchiaia?) Ripeto l'unica agevolazione, avendo perduto tutte le altre, che non occorrono più 20 anni di contributi min. ma ne bastano 5. Ma era ovviamente meglio il vecchio sistema.

E' piacere rileggerti.
Ovvero, "Questo vuol dire che chi nella vita non ha mai versato un contributo ha diritto agli oltre 500 euro di quella che una volta si chiamava pensione sociale,mentre è sufficiente avere anche un solo giorno di contributi per finire nel contributivo".
E prendere MENO.

Siccome nemmeno per errore uno non lavora un giorno in regola nella vita!

Secondo me i 20 vs 5 anni, è un'invenzione della Boldrini. E qui mi fermo, ma sono certo hai già capito!

Pensioni, perché chi è uscito in anticipo perde l’assegno se torna a lavorare: le regole


https://www.corriere.it/economia/pensio ... pale.shtml

Mi allargo un pò nella categoria "pensieri" spero mi sia concesso. Questa mattina ho notato su Google un paio di pubblicità quasi identiche dove ai pensionati si offre l'opportunità di ottenere un prestito a "tasso agevolato" garantito dall'INPS. Sono stralunato quando ho notato che il tan non è specificato mentre il taeg supera il 20%. Viene anche simulato un prestito da 15mila euro da restituire in 120 rate per un totale di 35mila euro. Nel taeg sono comprese le spese accessorie tra le quali potrebbe esserci anche una specie di assicurazione che copre il debito residuo in caso di trapasso a miglio vita del pensionato senza che dello stesso ne debbano rispondere gli eredi. È capitato a me anni fa da non pensionato quando ho finanziato metà del costo di una automobile ho pagato 400 euro per questa copertura. Comunque taeg oltre il 20% mi pare una follia!

l'INPS c'entra solo in quanto è una banale cessione del quinto, in questo caso della pensione
Nessuna convenzione. Nulla di nulla

@doktor
l'articolo che citi non e' leggibile

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@Herr Doktor

Il link rimanda ad un advice, della testata in questione, come “Pagina non trovata”

Idem, comunque non è una novità, chi è andato in pensione con le formule tipo quota 100 ecc. e non con la Fornero, non può cumulare redditi da lavoro oltre alla pensione, solo una quota minimale data da prestazioni occasionali (non ricordo se 5.000 o 7.500 lordi massimo)
Era così fin dall'inizio

Ci riprovo

https://www.corriere.it/economia/pensio ... pale.shtml