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Husqvarna Nuda 900 e Nuda 900 R

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djroby
 
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Re: Husqvarna Nuda 900 e Nuda 900 R

Messaggioda djroby » 26 nov 2012, 0:00

a distanza di mesi dall'ultimo post, rispolvero il topic con una piccola recensione sulla bestiola bavaro-varesina ...

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Husqvarna Nuda 900 R

in una fresca giornata di metà novembre siam riusciti a provarla, FINALMENTE. Era da quando è uscita che la desideravo, nuova, unica, con quell'aeroplanino di carta al posto del parafango anteriore che fa molto "io sono diversa" e quindi è una cosa decisamente da approvare questo discostarsi dai canoni e osare. ma iniziamo subito:

Tanto motore. Eccesso di potenza, sulla carta.
Tanto, TANTO. Troppo per una "maxi motard" con un look da motard. convogliatori larghi, forcelle a lunga escursione, Ohlins in bella mostra, doppia pinza brembo M4 per bloccare il tutto. Ha un allungo interessante, non finisce più se forzi la marcia, ma pecca della base di quello che dovrebbe essere il motard: tanta forza sotto a scapito di eccessive velocità massima. Forzare fino oltre i 170 km/h e vedere che ce n'era e ancora a sufficienza è sicuramente un eccesso. Il motore sotto, fino a 4000 giri circa, è pacioso, TROPPO per i miei standard da amante delle moto "nervose/nevrotiche",di quelle che ti fanno tremare più che col parkinson quando scendi per l'emozione; comodissimo in città nel traffico, non trema, non canta molto anche se lo scarico dà una bella voce e quindi le orecchie ringraziano al semaforo, ma sotto è proprio spento per essere una "ERRE" (ed essendo tale ha addirittura dei rapporti più corti della standard). Avrei preferito dieci cavalli in meno sulla carta ma una erogazione più "da coltello tra i denti", magari complice un passo leggermente più stretto per aumentare un po' le possibilità di "Fun-bike/Stunt bike". No, qui non ci siamo.

San Brembo, ci dai una mano tu?"Ni"
Impianto frenante tutto curato da mamma Brembo: pompa radiale, doppia pinza monoblocco M4 "Brembo RACING" all'anteriore con due bei dischi che ti guardano languidi per farsi mordere con cattiveria. A vederla così ti fa già paura, immagini una cattiveria quasi difficile da gestire all'inizio, e invece no, tutt'altro. Comodissimo sempre nel traffico perchè non finisci per fare staccate furibonde involontarie e non escono figure di stoppies degni del miglior Pfeiffer, ma nell'uso sportivo anche minimo a velocità "considerevoli" o in caso di emergenza sicuramente c'è bisogno di almeno un cambio di pastiglie con delle sinterizzate. L'impianto diventa spugnoso all'inizio della corsa dopo un paio di staccate "cattive", per poi mordere leggermente troppo nella seconda fase della frenata. Scendendo da un impianto realmente racing con una pinza meno specialistica ma con annessi e connessi come è giusto che siano, trovo che un impianto del genere DEBBA essere impegnativo da digerire, se non altro per i primi cinque minuti in cui si prendono le dovute misure e distanze. E poi una volta prese, che si inizi a portarle quel rispetto che il racing merita, sapendo che ti daranno IMMENSE soddisfazioni in caso di staccata in cui si deve mordere. Questo mancava, ma era complice anche il clima ormai fresco che mi ha fatto osare poco, unito a delle gomme ancora nuove e un grip non eccellente dell'asfalto freddo, oltre all'impossibilità di trovare spazi adeguati dove provare a dovere e a fondo.

Ora veniamo ai tanti pro della moto: una seduta azzecatissima, con sella comoda e impostata correttamente, con le gambe che finiscono come fossero disegnate proprio sotto alle "ali" ai lati del serbatoio, le pedane al posto giusto. Vibrazioni ridottissime, ottima anche per macinare qualche km in più (ma sono abituato ai monocilindrici, i "frullini" per eccellenza, quindi questo per me è un mondo quasi ovattato), il cambio perfetto, innesti fulminei e chirurgici sempre, la leva del freno un pelo troppo bassa ma morde il giusto, forse giusta per una posizione di guida caricata più sull'anteriore, ma son gusti personali e comunque facilmente aggiustabili. Innescare il traverso è comunque un gioco da ragazzi, se solo il motore avesse quel poco più di spinta fin da subito si potrebbe provare a gestirlo un po' più facilmente una volta iniziato. Invece va fatta girare alta e forte, il suo pane per come è messa è la curva larga con la percorrenza degna da sportiva o comunque come una naked, anche se tirare fuori il piede tipico del motard esce spontaneo e naturale. Forse con qualche modifica dove serve (una mappatura che cambi il carattere di questa bestiola, una ulteriore riduzione dei rapporti, e uno scarico che le tiri fuori la voce e la rabbia che una Erre di razza merita), si può comunque arrivare a renderla un giocattolo degno dei cordoli, e magari anche qualche panettone non troppo impegnativo.

(Fonte: http://www.facebook.com/photo.php?fbid=115192901976998)
KaTe eMily 690 SMC

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