da Misterkap » 3 mar 2016, 19:05
Io penso che il fascino del TT sia anche che esso è un circuito che è rimasto tale da inizio del 1900, dove si sono affermati e fatto conoscere grandi piloti. Pericoloso? Certo . Il numero dei morti parla chiaro. Ma sarebbe ingiusto pensare che esso sia ritenuto una sorta di Moloch assetato di vittime sacrificali. Mi vengono in mente i ricordi di fotogrammi di importanti gare ( anni 70 e 80 endurance, gran premi) che si disputavano in percorsi cittadini, con gli spettatori a ridosso , le balle di fieno ed i pneumatici come unica protezione. Vie di fuga inesistenti. Ricordo un circuito, quello ex yougoslavia di Abbazia particolarmente insidioso per i rischi spesso mortali.
Il TT è l'unico circuito stradale sopravvissuto, credo per l'enorme passione che calamita. Dei piloti in primis e poi degli spettatori.
Ritenerli incoscienti sembra quasi una ovvietà . Ma io credo invece che , come ogni vero pilota, abbiano un fuoco che li divori e che può essere incomprensibile a noi. Sono convinto difatti che sappiano bene i rischi mortali che corrono, ma si sentano dei predestinati a fare cose che la maggior parte di noi non osa neanche immaginare.
Se penso poi alle decine e decine di morti e feriti gravi che avvengono ogni giorno sulle strade cittadine , per pura stupidità, incoscienza ecc , a velocità magari solo superiore ai cento all'ora, magari si ridimensiona molto la pericolosità del TT, spesso demonizzata. Poi a me fanno molto più impressione (sfavorevolmente ) quelli che a vita persa danno gas sulle strade aperte al traffico, mettendo stupidamente in pericolo la propria ed altrui incolumità .
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